Un programma ambizioso; ma soprattutto una “casa comune” per chi non intende accettare le scelte dell’establishment. E però, come impedire che della casa comune cerchi di appropriarsi qualcuno con le proprie truppe e le proprie bandiere per portarla ancora una volta a fondo?” Continua a leggere
Archive for aprile 2013
27 Apr
La casa comune non vuole il cappello – Guido Viale (Il Manifesto)
Un programma ambizioso; ma soprattutto una “casa comune” per chi non intende accettare le scelte dell’establishment. E però, come impedire che della casa comune cerchi di appropriarsi qualcuno con le proprie truppe e le proprie bandiere per portarla ancora una volta a fondo?” Continua a leggere
25 Apr
25 aprile 2013. Liberazioni
La seconda guerra mondiale e i suoi 443.000 morti, tra civili e militari. E la fine di una lunga dittatura e dell’occupazione dei tedeschi, dopo violenze, miserie e distruzioni. Questo è il 25 aprile: il ricordo di una tragedia immane e della sua conclusione. Non per merito di tutti gli italiani, ma grazie all’impegno di circa 130.000 donne e uomini. Pochi , su una popolazione di 45 milioni di abitanti. Il 25 aprile ci ricorda perciò anche altro, il nostro lato oscuro di uomini, prima che di italiani, con la nostra incoerenza e leggerezza insanabili: nell’inneggiare prima al duce e alla guerra, in piazza Venezia, per poi insultarne il corpo appeso, in piazzale Loreto. L’Italia degli stadi, di Domenica in dei tg1, dei canali Mediaset, del me ne frego, del non voto, da una parte; e dall’altra, quella impoverita delle piazze e dei cortei, sobria e capace di rinunciare e, allo stesso tempo, consapevole delle ragioni e delle responsabilità. La storia è spesso mossa da ambiziosi e narcisisti, ma anche da donne e uomini fuori dal coro, incuranti delle conseguenze delle loro parole ed azioni, pur di affermare principi di verità e giustizia, e di metterli in pratica. Il 25 aprile è l’esclusivo dono di questa seconda categoria di persone, cosi come lo è la Carta costituzionale. Continua a leggere
13 Apr
Risvegli poetici 2013
Corrispondenze
(tratta da “I fiori del male”, 1857,Trad. di G. Raboni)
La Natura è un tempio dove incerte parole
mormorano pilastri che sono vivi,
una foresta di simboli che l’uomo attraversa
nei raggi dei loro sguardi familiari.
Come echi che a lungo e da lontano
tendono a un’unità profonda e buia
grande come le tenebre o la luce
i suoni rispondono ai colori, i colori
ai profumi.
Profumi freschi come la pelle d’un bambino
vellutati come l’oboe e verdi come i prati,
altri d’una corrotta, trionfante ricchezza
che tende a propagarsi senza fine- così
l’ambra e il muschio, l’incenso e il benzoino
a commentare le dolcezze estreme dello spirito
e dei sensi.
Charles Baudelaire Continua a leggere
1 Apr
Il cammello dei saggi
Il Paese, anche se il termine può non piacere, è commissariato da un anno e mezzo, un tempo enorme rispetto ai gravi problemi economici e sociali e alla “ragionevole durata” della vacanza democratica. Una scelta che se anche ha ridato credibilità al Governo italiano, all’estero, si è però rivelata nefasta per l’economia e per i diritti individuali violati, non diversamente dalle precedenti politiche del centro destra; scelta che però allora non si poteva evitare, tanto che la decisione di Napolitano era stata salutata come una sorta di Liberazione, festeggiata come tale da milioni di italiani estenuati dagli scandalosi governi Berlusconi. Continua a leggere