La casa viola
Staiu
na casa
cu li naschi viola.
Stulani
a conza
di collamitina.
E lampi
e trona
pi viviruni.
La casa viola
Abito
una casa
con le narici viola.
Inquilini
a prova
di colla d’amido.
E lampi
e tuoni
in terrazza.
Trad. Maria Pia Virgilio
The purple house
I live
a house
with purple nostrils.
Tenants
stiffed
with corn starch.
And lightnings
and thunders
in the terrace.
Trad. Tony Di Pietro
*
Frivaru
Suli-pigghialu
di Frivaru.
Nta na seggia di juncu
a stenniri
l’arma mia
agghimmata.
Febbraio
Sole incerto
di Febbraio.
Su una sedia di giunco
è stesa
l’anima mia
ingobbita.
Trad. Maria Pia Virgilio
Février
Soleil incertain
De Février.
Sur un siège de jonc
Est étendue
Mon ame
Bossue.
Trad. Hédi Bouraoui
Febrero
Sol incerto
de Febrero.
Mi alma
entorpecida
se extiende
sobre una silla de junco.
Trad. Margarita Feliciano
*
Latru
Arrubari na cicara di tempu.
P’arristari
LATRU
pi sempri.
Ladro
Rubare una ciotola di tempo.
E rimanere
LADRO
per l’eternità.
Trad. Maria Pia Virgilio
Voleur
Voler une énticelle au temps.
Et demeurer
VOLEUR
Pour l’éternité
Trad. Hédi Bouraoui
*
La casa viola
di Marco Scalabrino
Edizioni del Calatino
Castel di Judica (CT)
2010 – pagg.100
Chissà, forse è proprio questa la strada da prendere: un coraggioso plurilinguismo che dia al testo altri respiri, e nuovi lettori. Le traduzioni possono anche essere amicali, affettuosamente improvvisate, purché siano, come in questo caso, di traduttori madrelingua e frutto di autentica empatia col testo d’origine. Marco Scalabrino dimostra qui un consolidamento della sua poetica: il verso è asciutto ma gronda di significati, la parola è semplice, spesso arcaica, ma meditata, improvvisamente simbolica. Una poesia che distilla dalla vita e dalla storia la sua filosofia essenziale, che ha col linguaggio un rapporto umile e insieme orgoglioso, rispettoso ma anche aperto a soluzioni originali (Indiani, Sapuni n.° 5, Ctrl+alt+canc, Faddacchi). Flora Restivo, nella sua bella introduzione, estende lo sguardo su tutta la produzione del poeta trapanese, ricorda la sua battaglia per la dignità del dialetto, la coerenza del suo percorso, la visione etica dell’esistenza.
Meritano un particolare apprezzamento Battaria (Frastuono), dedicata proprio alla Restivo, testo in equilibrio tra normalità descrittiva e singolare efficacia comunicativa, i quasi-haiku Frivaru e Latru, la suggestiva Figghi, la ‘militante’ C’è. La poesia eponima, La casa viola, è sicuramente una delle più significative della raccolta ed è di grande qualità espressiva. Il grumo del non detto è percepito immediatamente dal lettore, lievita subito da questi versi brevi e visionari. Luogo quotidiano delle battaglie e delle rese, La casa viola, è l’emblema dello ‘ spinoso lirismo ’ ( F.R.) della poesia di Marco Scalabrino.
Antonio Fiori